UNA PAROLA MOLTO ANTCA
Il termine “Miele” deriva dal latino mel. Presso altri popoli sono in uso parole con una radice molto simile per indicare questo stesso alimento: il greco meli, l’iralndese mid, il giapponese mitsu, il cinese mi. Ciò dimostrerebbe che tutte queste parole abbiano un’origine molto antica e che siano state coniate ai primordi dello sviluppo del linguaggio umano: questo farebbe del miele un alimento conosciuto e utilizzato fin dalla più remota antichità e il suo nome una delle prime parole coniate dall’uomo.
COME VIENE PRODOTTO
Il miele è un alimento prodotto dalle api sulla base delle sostanze zuccherine raccolte in natura, in particolare il nettare dei fiori e le secrezioni provenienti da parte vive di piante (melata). La produzione del miele comincia con la raccolta di tali sostanze da parte delle api bottinatrici, che le immagazzinano nell’ingluvie, la cosiddetta borsa melaria, rigurgitandole una volta rientrate nel nido. Il compito passa quindi alle api operaie che digeriscono il nettare scindendo gli zuccheri complessi (saccarosio) in zuccheri semplici (glucosio e fruttosio) mediante l’utilizzo di enzimi. Il nettare viene poi disidratato e immagazzinato nelle cellette del favo che una volta piene saranno sigillate.
PROPRIETÁ e USI DEL MIELE
I componenti principali del miele sono il fruttosio, il glucosio, l’acqua, sostanze tra cui acidi organici, sali minerali, enzimi, aromi e molte altre ancora. Si tratta di un alimento di elevato valore nutritivo, facilmente assimilabile dall’organismo umano. Il glucosio entra direttamente in circolo e fornisce energia di immediato utilizzo; il fruttosio invece viene consumato più lentamente e costituisce una riserva energetica in quanto, prima di essere utilizzato dall’organismo, deve essere trasformato in glucosio. È proprio per questo motivo che viene consigliato nell’alimentazione dello sportivo, così come in quella geriatrica e nella dieta dei bambini. D’altra parte, i suoi componenti minori forniscono al miele ulteriori pregi alimentari e terapeutici facendone un alimento capace di esercitare una poliedrica azione benefica sull’organismo.